Educazione alla cittadinanza e alla legalità: Visita a Palermo 8-12 aprile


Palermo 8-12 aprile 2017

“La mafia si combatte con la cultura e non con la pistola” formellaè una delle tante frasi impresse nelle formelle che scandiscono i “Cento passi”, il percorso che separa due abitazioni di Cinisi, quella di Peppino Impastato, giovane giornalista ucciso, all'etá di 24 anni, il 9 maggio del 1978 per aver denunciato, attraverso il suo programma radiofonico RadioAut, le attività illecite della mafia locale, da quella di Gaetano Badalamenti, capo negli anni '70 della cosca mafiosa della cittadina, condannato all’ergastolo nel 2002 per aver ordinato l'omicidio del giornalista.

Questa è solo una delle tante esperienze che gli alunni delle 4A e 4B dell’Istituto Tecnico Agrario hanno potuto vivere in un viaggio-immersione nei luoghi simbolo della lotta alle mafie e al pizzo.

Gli alunni, durante i quattro giorni della visita, hanno avuto l’opportunità di riflettere sulle varie forme di estorsione mafiosa (il cosiddetto "pizzo") e sulle loro ricadute economiche e sociali con i soci di Addiopizzo, movimento antimafia impegnato sul fronte della lotta al racket delle estorsioni, e con alcuni commercianti che hanno avuto la forza di denunciare i propri estorsori, pagando questa loro coraggiosa scelta in prima persona con l’isolamento sociale.

Gli studenti hanno potuto visitare anche i luoghi-simbolo dell’antimafia (la piazza della Memoria, la piazza Pretoria, il quartiere arabo della Kalsa, dove sono cresciuti i giudici Falcone e Borsellino) e ascoltare la testimonianza di chi è stato fra i primi ad accorrere il 23 maggio del 1992 sul luogo dell'attentato di Capaci, in cui persero la vita il magistrato Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre agenti della loro scorta: Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro.

Ma questo viaggio ha dato l'opportunità di confrontarsi con le bellezze e le contraddizioni di questa città e di queste terre. Gli alunni hanno potuto infatti visitatare sia la splendida Cattedrale di Palermo che ospita al suo interno la tomba di Federico II di Svevia, nonché quella del beato Padre Pino Puglisi, ucciso nel 1993 perché "colpevole" di togliere dalla strada i bambini e i ragazzi che la mafia avrebbe impiegato in piccole rapine e nello spaccio, sia la cattedrale di Monreale, famosa per i suoi meravigliosi mosaici che raffigurano scene tratte dall'Antico e dal Nuovo Testamento.

Un giorno é stato dedicato anche all'esplorazione dello splendido borgo marinaro di Cefalù, con la sua incantevole cattedrale normanna e le sue acque cristalline.

Particolare interesse infine ha destato la visita al multietnico quartiere di Ballarò, con il suo caratteristico e variopinto mercato.