Rivendichiamo la dignità della Scuola
“Non sappiamo se partirà e se partirà non sappiamo per quanto funzionerà, speriamo il più possibile”: queste le parole che la Dirigente scolastica del “Carrara”, prof.ssa Alessia Bechelli, si è sentita rivolgere dai tecnici giunti appositamente da Livorno per verificare le condizioni di una caldaia, quella della nostra scuola, che da anni funziona a scartamento ridotto e che sembra arrivata più al capolinea che ad una nuova ripartenza. Abbiamo atteso dieci giorni, al freddo, prima dell’inequivocabile verdetto e prima di prendere qualche iniziativa. Ci siamo fidati delle istituzioni, ci siamo fidati degli adulti, abbiamo mantenuto un comportamento ineccepibile di vigile attesa, non abbiamo occupato la scuola, ma abbiamo continuato ad occuparcene, come direbbe lo scrittore Alessandro D’Avenia, ma ora, traditi e delusi, ci sentiamo costretti a far sentire nuovamente la nostra voce. Per questo ci rivolgiamo all’opinione pubblica attraverso la stampa e per questo domani manifesteremo, civilmente e nel rispetto delle regole democratiche, presso il palazzo della Provincia, consapevoli che la caldaia mal funzionante è solo la punta dell’iceberg e che la Scuola, le scuole, hanno bisogno di uno sguardo attento e premuroso da parte di ognuno a tutela della loro dignità.
E non è certo dignitosa la carenza di bagni di cui il nostro Istituto soffre dopo che il “Civitali” ha dovuto far proprio anche il piano terra del padiglione centrale dopo avere, a suo tempo, occupato quello prospiciente lo stadio. Non è certo dignitosa la mancanza di aule che costringe le classi del triennio ad avvalersi, a rotazione, della biblioteca. Non è certo dignitoso che esili pareti di cartongesso riducano sempre più gli spazi per aule e laboratori e, a detrimento dell’attività didattica, siano fonte di propagazione dei rumori anziché presidio al loro isolamento. Non è dignitoso, anzi, è tragicomico che proiettori e lavagne LIM siano spesso inutilizzabili, a dispetto del danaro pubblico investito, per l’assenza di tende che inibiscano la luce quando serve la penombra. Non è, infine, dignitosa la mancanza di visione complessiva della realtà da parte degli organi competenti: come è possibile immaginare di risolvere i problemi del “Carrara” senza sbrogliare, contestualmente, quelli del “Civitali” e dove dobbiamo immaginarci, nel prossimo futuro, se a settembre il padiglione che avrebbe dovuto essere pronto nel ‘19 non lo sarà ancora e verrà distrutto, come da programma, quello centrale che ci accoglie adesso?
Ecco, noi con questo breve scritto vogliamo rivendicare la dignità del nostro Istituto e quella di tutta la Scuola italiana, quella dignità che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha invocato più volte e accoratamente dopo il conferimento del suo secondo mandato.
Gli studenti dell’ITE “F. Carrara”
(già pubblicato da "La Gazzetta di Lucca" e "Lucca in Diretta")