Pisa 21 marzo 2018, Manifestazione per le vittime delle mafie


L'inverno quest'anno non sembra voler lasciarci. Se non fosse per qualche sparuto susino in fiore, non sembrerebbe il primo giorno di primavera. Il vento gelido ha sferzato la campagna durante la notte portando con sé qualche fiocco di neve. Alla stazione di Lucca le parole escono a stento dalle nostre persone intirizzite e tremanti dal gelo. Ma giunti a Pisa, un timido sole, sbucato chissà come da qualche nube sfilacciata, ci accoglie donandoci un po’ del suo tepore. Ma è l’ambiente umano a riscaldarci. Come noi, un popolo colorato e festante di giovani, donne e uomini, giunto da tutti gli angoli della regione, si è raccolto per partecipare alla grande manifestazione di lotta contro tutte le mafie. E’ la “XXIII Giornata della Memoria e dell'Impegno per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie”. L'associazione “Libera”, come ogni anno dal 1996, promuove in occasione del 21 marzo, primo giorno di primavera, questa iniziativa nella convinzione che riflettere sul tema della 'memoria' sia essenziale per esercitare una cittadinanza attiva e consapevole e per educare alla legalità. E’ la giornata del ricordo: del ricordo di quelli di cui conosciamo la storia, ma anche di quelli di cui conosciamo solamente il nome.foto pisa 21 marzo

Un corteo di oltre cinquemila persone, partendo da Piazza Vittorio Emanuele, sfila con striscioni, bandiere e stendardi per le strade di Pisa fino a raggiungere Piazza dei Cavalieri. Dopo i saluti istituzionali e le parole di don Andrea Bigalli, referente regionale di Libera, inizia la lettura toccante dei 950 nomi delle vittime delle mafie, accompagnata dalle note tristi dei violini. Nella lettura, a cui partecipano anche due nostre alunne, si alternano familiari delle vittime delle mafie, rappresentanti delle istituzioni, delle forze dell'ordine, della magistratura, autorità religiose e membri delle organizzazioni sindacali, delle cooperative, delle associazioni e delle scuole del territorio.

La lettura dei nomi è un esercizio per mantenere viva la memoria delle vittime innocenti, è una forma di lotta civile e non violenta, una sorta di antidoto, contro chi vorrebbe farci vivere nella paura e nella rassegnazione.

Al termine della manifestazione lasciamo la piazza per far ritorno alle nostre case un po' più rassicurati: forse l'inverno, e non solo quello meteorologico, sta per finire!

Lucca, 25/03/2017