Incontro al "Carrara" su "La tettonica delle placche e il motore della dinamica della Terra"


L’attività di ricerca del dottor Avanzinelli comprende una importante componente sperimentale e si sviluppa nel contesto petrologico dello studio dei processi magmatici. I risultati ottenuti hanno il rilievo che ne permette ampia applicazione e rappresentano il presupposto per avanzamenti futuri”: queste le motivazioni con le quali la Società Italiana di Mineralogia e Petrologia conferì, nel 2009, il premio Angelo Bianchi al giovane ricercatore Riccardo Avanzinelli, uno dei tanti “cervelli in fuga” che, già borsista presso l’Università di Bristol dal 2006 al 2008, dopo significative esperienze culturali all’estero è, oggi, professore associato dell’Università di Firenze, titolare dei corsi di “Geologia Isotopica” e “Isotopi Radiogenici e Indagine Ambientale oltre che membro del Consiglio Direttivo dell’Associazione Italiana di Vulcanologia.

Proprio con lui si sono recentemente intrattenuti gli alunni delle classi prime dell’ITE “Carrara” grazie al progetto Galileo al quale hanno aderito le docenti di “Scienze della Terra” Rosanna Bertani e Maria Teresa Bertolucci.

Nella sua lezione, il professor Avanzinelli ha ripercorso le fasi che hanno portato alla elaborazione della teoria della Tettonica a Placche. Lo ha fatto con numerose osservazioni di geomorfologia, sismologia, vulcanologia/magmatologia e geocronologia della crosta oceanica. Altresì molteplici gli esempi resi visibili dall’accesso a programmi come Google Earth, ottimo supporto didattico che ha conferito vivacità all’incontro, o, per quanto concerne i sismi, ad altri siti (IRIS). Nella trattazione dell’argomento, uno spazio specifico è stato riservato alla situazione dell’Italia, area geografica che viene a trovarsi in una posizione del tutto particolare all’interno del complesso sistema di microplacche del Mediterraneo.

 Marina Giannarini