Festa degli orti scolastici 2019
Capannori 18 maggio
Nella mattinata, presso i locali della scuola primaria di Capannori "Amalia del Fiorentino", si è tenuta l’annuale “Festa degli Orti in Condotta” promossa dai comuni di Capannori e Lucca e da una serie di organizzazioni del territorio: Slow Food, Scuola ti voglio bene comune, Commissione Mensa, Patto sul cibo e Piana del cibo.
La manifestazione, a cui hanno partecipato numerosi alunni accompagnati dai rispettivi genitori e insegnanti, si proponeva di far conoscere le esperienze svolte dalle scuole che avevano aderito al progetto. Ogni scuola ha avuto a disposizione un proprio spazio in cui ha potuto esporre disegni, lavori, cartelloni, illustrando in questo modo le attività svolte dagli alunni e dai docenti durante l’anno scolastico. L’Istituto Tecnico Agrario ha presentato una serie di modelli di sistemi “idroponici” e “acquaponici” che ha suscitato grande curiosità ed interesse da parte dei visitatori.
Nel frattempo, ad Artè, dopo i saluti istituzionali del sindaco di Capannori Luca Menesini e dell'assessore alle politiche formative del Comune di Lucca Ilaria Vietina, i docenti delle scuole si sono avvicendati sul palco mettendo in risalto la valenza educativa del progetto e illustrando le attività svolte dai loro allievi. Anche un nostro alunno della classe quarta dell’Istituto Tecnico Agrario, Terytsa Vitalii, ha esposto la sua esperienza di lavoro con i bambini e con le insegnanti, soffermandosi su alcuni particolari e mettendo in risalto la validità formativa ed educativa del progetto.
A questo riguardo pubblichiamo qui di seguito una lettera scritta da Sabrina, mamma di una bambina di cinque anni che frequenta una scuola dell’infanzia Moni di Lucca, scuola che ha aderito al progetto degli orti scolastici.
“Una giacca racconta" Oggi, quando ho messo in lavatrice la giacca di mia figlia Gaia, vedendola così, tutta sporca di terra, ho pensato a quanto si sia divertita! Ho pensato a quando racconta che fa le torte e le polpette di terra, che si sdraia sull'erba a guardare il cielo e le nuvole e fa composizioni raccogliendo fiori e sassolini. Inoltre, quando ho aperto le tasche per svuotarle, ho trovato un bel sasso bianco nervato di marrone, la metà di un nocciolo di pesca dall'aspetto invecchiato e infine un altro sassolino nero di forma asimmetrica, che a vederlo appare quasi prezioso dato che luccica se messo contro luce.
Allora ho immaginato mia figlia come una vera e propria esploratrice alla ricerca di reperti con gli occhi incuriositi ad osservare il giardino nei suoi minimi dettagli! Con quale criterio avrà scelto i suoi magnifici oggetti? Chissà... Da tutto questo ho capito, come mamma, che andare fuori non ha solo una valenza ludica, ma i bambini guidati dal loro spirito avventuriero e attraverso i sensi vivono esperienze uniche. Il giardino è come un laboratorio nel quale sperimentano una moltitudine di esperienze che poi trasformeranno in competenze e conoscenze. In conclusione, sono sempre più convinta che vivere l'esterno in tutte le stagioni aiuti i bambini a coltivare il proprio essere, proprio come le piantine che, da un piccolo seme, matureranno in frutti unici nel proprio genere. Mamma Sabrina e la giacca di Gaia, 5 anni.” |
Cartellone frutto del lavoro dei bambini |
La mattinata è stata allietata dalle musiche della Gaudats Junk Band e si è conclusa con un rinfresco a base di prodotti locali a cura di Cirfood.
Alessandro Giannini
Lucca 18/05/2019