Anche Lucca ha la sua prima "pietra d'inciampo"


Misurano solo 10 per 10, ma i loro pochi centimetri di estensione si fanno notare e inducono chi le guarda a catturare nella memoria il ricordo che esse evocano. Sono le “pietre d’inciampo”, piccole targhe di ottone che, ideate nel 1993 dall’artista tedesco Gunter Demnig, vengono incastonate, con la pietra sottostante, nel selciato delle vie urbane di tutta Europa davanti alle ultime dimore dei deportati nei campi di sterminio nazisti. La prima ad essere depositata a Lucca, il 18 Gennaio scorso, affinché nessuno dimentichi, ricorda Elia Simoni, ex militare dell’Areonautica italiana che, rifiutato l’arruolamento nella Repubblica di Salò, fu recluso, dopo il suo arresto, avvenuto nell’Agosto ‘44, in un lager della Germania orientale.

Hanno partecipato alla cerimonia, svoltasi in via Pisana, angolo via Guami, le figlie Danila e Giovanna, il pronipote Antonio Morelli, il sindaco Alessandro Tambellini, il vicesindaco Ilaria Vietina, alcuni rappresentanti dell’ associazione Arma Areonautica, testimoni, amici, tre classi del Liceo musicale e dell’ITE “F. Carrara” (Istituto in cui Danila e Giovanna operano) e lo stesso Gunter Demnig.

Marina Giannarini