25 marzo 2025: al Carrara celebrazione della “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”

Nella sala della biblioteca del “Carrara” allestita per le grandi occasioni , il 25 marzo erano in molti a rappresentare le istituzioni locali e a portare il loro saluto: Monsignor Paolo Giulietti arcivescovo della diocesi di Lucca , la dottoressa Caterina Gestri in rappresentanza dell’Ufficio del Prefetto; Simona Testaferrata, assessore all’istruzione Comune di Lucca; Marta Castagna Dirigente Ufficio Scolastico Territoriale di Lucca e Massa Carrara; Ave Marchi Presidente della Fondazione Cresci; Silvia Granucci DRL Provveditorato di Lucca.

Ha aperto i lavori il Dirigente dell’Istituto Carrara Ignazio Patti, che ha sottolineato che “L’Istituto Carrara intende essere un presidio di legalità a difesa dei principi della democrazia e della nostra Costituzione, che promuove l’approfondimento di tematiche inerenti le moderne organizzazioni criminali nell’ambito delle attività di Educazione Civica e che offre al tempo stesso la vicinanza a tutti i familiari delle vittime. ” A seguire la Professoressa Daniela Provenzano, docente di economia, che ha spiegato le motivazioni che hanno portato lo Stato a riconoscere l’ufficialità della giornata ed in particolare si è soffermata sui concetti di memoria e di impegno.

Tanti gli interventi, e in particolare Monsignor Giulietti, che ha sottolineato come sia facile cedere alle tentazioni dei guadagni facili e ha lanciato un monito ai giovani studenti affinché possano scegliere percorsi di vita guidati da ideali di verità e giustizia.

La professoressa Laura Soletti referente di Libera, invece ha raccontato il contesto delle stragi del 1992-1994 e l’impegno di Libera nella funzione di ricerca della verità, e ha preceduto la toccante testimonianza di Teresa Fiume, sorella di Angela e zia di Nadia (9 anni) e Caterina (50 giorni), che persero la vita nella strage di via dei Georgofili a Firenze il 27 maggio 1993. Ha voluto sottolineare come spesso si pensa che la mafia sia un fenomeno circoscritto solo al Sud, ma che invece ritroviamo ormai in tutta Italia e nel mondo, e che possiamo esserne colpiti tutti. La signora Fiume ha raccontato che l'impegno nella ricerca della verità e l’aiuto di persone e associazioni come Libera, le hanno facilitato un percorso di rinascita dopo la tragedia.

Alla riuscita dell’iniziativa e all’evocazione di tragici eventi, hanno contribuito gli studenti insieme alle docenti che li hanno seguiti: Donatella Romei, Laura Graziani, Elena Mazza, Paola Raffaelli e Giorgia Ginotti. Da segnalare tra i vari lavori: il manifesto della giornata, le tavole di fumetto, il racconto delle storie di Giuseppe Impastato, Giuseppe Di Matteo e Rossella Casini, il sito della legalità della scuola, varie presentazioni.

“Questo appuntamento parte dal presupposto che bisogna mantenere viva la memoria, attivando azioni concrete per contrastare organizzazioni sempre più specializzate e capaci di corrompere il tessuto economico delle regioni ancora sane. E’ un compito che non può essere affidato solo alle forze dell’ordine e alla magistratura, ma deve essere uno sforzo collettivo rispetto al quale anche la scuola può essere il tramite di relazioni: scuole, forze dell’ordine, associazioni di volontariato, istituzioni tutte.

Sicurezza e legalità devono essere considerati obiettivi primari per la collettività, e i nostri studenti devono comprendere e far propri i concetti di etica e responsabilità d’impresa, poiché essi stessi saranno imprenditori del futuro” ha spiegato la professoressa Daniela Provenzano, referente della Scuola per l’organizzazione delle giornate della legalità.

“Nella speranza e con l’ottimismo che contraddistingue il nostro Istituto, siamo convinti che queste giornate della legalità rappresentano dei semi, che auspico potranno essere raccolti dai nostri studenti, che vorranno seguire le orme di tanti eroi civili, impegnati per la legalità e la giustizia”, ha concluso il Dirigente Ignazio Patti, ringraziando tutti gli intervenuti.